Pieve di Santa Giulia

L’ultima pieve nota nel X secolo è S. Giulia, eretta in località Vuaralda presso i rii Mulinaio e Secco, ricordata in un livello del 14 dicembre 996. La sua collocazione «prope Livorna» appare nell’atto con cui, il 13 novembre 1017, il vescovo Azzo dette in livello a Pietro del fu Suaverico detto Suavizo, della famiglia Orlandi di Pisa, tra le altre cose, i beni della pieve di S. Giulia con i redditi e le decime dovuti dagli abitanti del castello di Livorno e delle ville di «Muro [R]uto, Vuaralda, Tribio Alduli, Salaregi, Rio Maiore, Fundomagno, Septere».
Sono identificabili con maggiore o minore approssimazione Tribio Alduli, ove il 30 marzo 1159 era localizzata la pieve, e Fundomagno, anch’esso presso S. Giulia secondo un atto del 26 aprile 1161.
Il Rio Maggiore scorre a Sud di Livorno e sbocca in mare poco sotto S. Jacopo di Acquaviva. Il piviere di S. Giulia appare piuttosto piccolo e limitato a Livorno e ai suoi dintorni: non si conoscono chiese dipendenti salvo S. Maria, attestata per la prima volta il 30 marzo 1159 e posta, secondo un atto del 22 aprile 1200, nel borgo di Livorno.